Sorsi di Sardegna

La magnifica isola mediterranea è culla di vitigni unici, capaci di restituire vini dalla personalità distintiva e dal gusto irresistibile Photo by Nahil Naseer on Unsplash

La Sardegna è una terra magica per il vino, patria di suggestivi viaggi del gusto. Il mite clima marittimo caratterizzato dal tipico tepore del Mediterraneo offre condizioni particolarmente favorevoli alla crescita della vite. E la profonda cultura enologica di cui disponeva la civiltà che qui è prosperata più di ogni altra, il popolo nuragico, hanno fatto pervenire fino a noi dei terroir magnifici per profumi, aromi e sapori. Ecco tre incredibili vini sardi che non possono mancare nella cantina di ogni vero intenditore.

Il Cannonau è il più celebre vino sardo nonché uno dei più antichi al mondo. Le scoperte effettuate da recenti studi archeologici lo dimostrano: oltre 3200 anni fa la civiltà nuragica  che prosperò sull’isola in piena età del Bronzo, coltivava già la mitica vite dalla quale nasce il nettare di colore rosso rubino e dal corpo pieno che si sposa perfettamente con carni rosse e formaggi stagionati. Il vitigno Cannonau è coltivato in tutta la Sardegna, ma le varietà più pregiate e ricercate si trovano nella zona est dell’isola, tra Nuoro e Cagliari. A spiccare per le loro caratteristiche raffinate e per la personalità decisa e strutturata sono il Nepente di Oliena, il Capo Ferrato e il Jerzu. Oltre che per il suo sapore inconfondibile, il Cannonau è rinomato anche per le sue proprietà benefiche: ricchissimo in antocianine e polifenoli – autentici elisir di lunga vita – questo vino è considerato uno dei capisaldi della straordinaria longevità della popolazione sarda.

Viene invece dalla zona sudovest della Sardegna, nei dintorni del territorio denominato Sulcis Iglesiente e dell’isola di Sant’Antioco, il famoso Carignano del Sulcis. Nelle terre color ocra bruciata, a consistenza sabbiosa, che caratterizzano quest’area geografica, il vitigno “cespuglioso” del Carignano del Sulcis prospera e da oltre 120 anni dà origine a un vino dalle note audaci, terrose e fruttate. Si combina armoniosamente con carni di maiale, tacchino, anatra e quaglia oltrechè con formaggi stagionati come il parmigiano e il gouda.

Dopo due grandi vini rossi, ecco un bianco a dir poco leggendario: è il Vernaccia, il più antico vino sardo. SI tratta di un vitigno di lunghissima tradizione, secondo alcuni il più vecchio del Mediterraneo, che si colloca nella penisola occidentale del Sinis, terra traboccante di meravigliosa natura e di suggestioni senza tempo. Il Vernaccia si caratterizza per l’intenso colore dorato e l’aroma ricco e persistente che si apre a sfumature diverse e straordinariamente peculiari: secco, fresco, pulito, con note dolci, profumi fioriti, un sentore leggermente acido che ricorda il limone.

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Matteo G.

Blogger di lungo corso, fiero sostenitore del cazzeggio via web, frequentatore di bar poco raccomandabili, cinefilo incallito. Una laurea, presa senza fretta, in Scienze della Comunicazione.

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