L’Emilia Romagna è una regione composita e molto vasta, anche per via della sua posizione geografica secante lo stivale italiano tra il Centro ed il Nord.
Tante e variegate sono le possibilità di viaggio e di percorsi da svolgere in funzione di tanti tipi di turismo diversi, in qualsiasi stagione all’anno, senza soluzione di continuità.
Parlare di Emilia-Romagna di Estate è semplice perché chi non conosce le mirabili attrazioni e le atmosfere felliniane di Rimini e dintorni? Film e documentari ne hanno immortalato la storia ed il passato recente con tante ricostruzioni cinematografiche ed una tradizione di intrattenimento e industria del turismo giovanile e famigliare.
Ma l’Emilia-Romagna è altro, tanto altro: una regione industriosa e attivissima in eventi, sagre, iniziative economiche di tipo fieristico le quali punteggiano, città per città e paese per paese tutto il periodo annuale dando impulso a sempre nuovi flussi di visitatori.
E allora si inizi a riscoprire questa regione per i suoi aspetti di interesse concreto, legato all’economia ed alla geografia del territorio oltre che alla sua interazione tra turismo e sviluppo storico recente.
Si noti, ad esempio, il grande afflusso di visitatori per eventi enogastronomici ed artigianali, miranti al rilancio di importanti produzioni agricole e dell’allevamento oltre che alla sua salda industria alimentare con i suoi prodotti d’eccellenza.
L’Emilia Romagna con questo approccio si rivela regione di ampio passaggio di genti in visita ma anche di speciali categorie di turisti della fiera e dell’esposizione oltre che una nuova fascia di appassionati che si muovono per la degustazione e la selezione di produzioni da commercializzare.
Questo aspetto non si deve dimenticare in quanto l’allevamento e l’industria alimentare rimangono saldi nella loro storica missione di ricchezza della Regione.
L’esempio del Parmigiano-Reggiano, storico consorzio della zona di Parma/Reggio ha fatto storia per la grandissima qualità del formaggio duro e le sue diramazioni commerciali che ne hanno pubblicizzato i sapori e le peculiarità.
Una zona specifica come il Parmense, tra le altre note per ancora diverse varietà alimentari, si è distinta per il formaggio e si appresta a rilanciare il turismo enogastronomico con l’iniziativa dei Caseifici Aperti (http://www.consorziovaccherosse.it/2016/09/1-2-ottobre-torna-caseifici-aperti/ ) In questa occasione oramai alle porte (http://www.parmigiano-reggiano.it/dove_trova/privati_famiglie_appassionati/ext/VisitaCaseifici/default.aspx )succede che i luoghi in cui prende vita il mitizzato formaggio duro diventano stazioni turistiche aperte al pubblico per degustazioni e informazioni commerciali e quindi per un turismo che oscilla tra appassionati degustatori e per golosi veri e propri, ma ancora di più per un pubblico di imprenditori e commercianti di provenienze disparate, anche internazionali.
Turismo e sviluppo, per rilanciare un nome importante e la sua economia concreta: il nome della Regione Emilia-Romagna.
Con l’arrivo dell’autunno ed in prospettiva dell’inverno, i portali dei principali tour operator iniziano a popolarsi di offerte per le località montane e collinari, onde godere del tipico relax delle stagioni fredde. Carrefour viaggi e senz’altro orientata in questa direzione così come lo sono altri operatori: Giroviaggi, Famila viaggi, Dpiù viaggi e Lidl viaggi.