La Spagna non ha eguali tra i paesi a noi vicini in quanto a famigliarità di usi e costumi, come gli Spagnoli amano dire: loro e gli Italiani sono come dei parenti vicini che, nelle loro differenze, si vedono sempre simili in molti aspetti.
Italiani e Spagnoli hanno delle differenze e gli uni, come dire, cercano gli altri sia per ritrovare sé stessi che per variare i propri orizzonti e panorami quando viaggiano, sentendosi sempre un po’ a casa propria nella pur evidente constatazione di vivere all’estero per un periodo di vacanza.
Questo vale per i turisti ma maggiormente vale per la grande comunità italiana che si è trasferita in città come Barcellona, Valencia, Madrid.
Tutte queste città sono conosciutissime per ragioni che vanno dai viaggi, alla permanenza a lungo termine, al progetto Erasmus con il suo retroterra culturale giovanilistico oramai condito di una letteratura vera e propria.
Prendiamo Valencia, una città “altra” rispetto alle due “capitali” Barcellona e Madrid, così interessante e vivace ma anche così ricca di vita notturna e diurna con i tipici ritmi di quella “Movida” che gli Spagnoli hanno insegnato al mondo.
Eppure a scorrere gli eventi cittadini scorgiamo due aspetti: il Glamour del mondo della Notte e la famigliarità di sagre e feste che in Italia hanno dei paralleli evidenti ( http://www.nesthostelsvalencia.com/purple/nest-backpackers-hostel-tourist-information-it.php?idiomaenviado=it ) come è il caso della “Tomatina” di Agosto, il cui concetto di gara appare quasi in relazione al Carnevale delle Arance di Ivrea (TO).
E non assomiglia tanto ad una certa Riviera degli eccessi e dei Raves notturni quella famosa Ruta del Bakalao che partiva proprio da Valencia per finire a Barcellona?
Un epoca che iniziò a venire fuori nel periodo in cui l’Italia subiva la concorrenza della Spagna sul piano del turismo di massa e del divertimento sfrenato, tanto dal rendere nota quella strada, ed il “Bakalao” che si ballava a ritmo di TechnoRave, come Ruta Destroy.
Probabilmente un’epopea discutibile di cui oggi rimangono tracce nei locali notturni della Movida della Regione Valenciana ma di cui si recita un Requiem come in Italia, dato il tramonto dell’epoca delle discoteche di massa e delle transumanze in auto lungo pericolose strade notturne (http://www.makineros.com/2016/07/04/ruta-del-bakalao-30-fotos-de-los-restos-de-algunas-discotecas-legendarias-de-valencia-y-un-poco-de-nostalgia/ ).
Oggi il Bacalao torna nella sua giusta dimensione: quella di offerta gastronomica assieme alla Gamba (Gamberi) ed al Pulpo (Polpo) in bei ristoranti recensiti da Trip Advisor dove si rende noto che la vera Ruta del Bacalao è reperibile nella sua sede migliore: la tavola (https://www.tripadvisor.es/ShowUserReviews-g187514-d2490228-r376003257-Don_Sancho-Madrid.html ), come dire: pericolo passato!
Rimane la simpatia per una nazione da vedere, da vivere, da godere.