La Sardegna fa notizia, periodicamente per la sua importanza e fascinazione agli occhi del turista del “continente” che si reca in quell’isola con animus di scopritore di una realtà a sé stante e quasi esotica, comunque diversa dalle comuni località turistiche cui il medio viaggiatore è abituato.
Ma risponde al vero questa concezione così folkloristica?
Si e No, perché la Sardegna si è dimostrata una regione con risorse umane e intellettuali di ampio respiro fino al punto di aver ispirato, nel passato recente, una delle più grandi operazioni di valorizzazione imprenditoriale e turistica della Storia d’Italia.
La mitizzata “scoperta della Costa Smeralda” da parte di un nome leggendario dell’aristocrazia mondiale: l’Aga Khan, sovrano discendente del Califfato degli Abassidi e Principe della dinastia Ismaelita, ha fatto da esempio per lo sviluppo di altre regioni italiane che ne vorrebbero prendere a canone il modello.
Proprio per questo ha avuto vasta eco regionale e non solo la decisione della cittadina di Porto Cervo di intitolare una Via al Principe Illuminato Aga Khan Karim VI, insignito del suo titolo di ultimo discendente della dinastia ismaelita nel 1957 per poi, solo nel 1960 (quindi pochissimi anni dopo), “scoprire” e teorizzare un grande progetto di sviluppo del territorio sardo a partire dalla Costa Smeralda .
Quando si parla di questo angolo di costa sarda si descrive un complesso variegato di spazi, calette, spiagge , panorami meravigliosi ed un mare definito “smeraldino” per ragioni non solo di suggestione ma per la somiglianza con il mare di isole tropicali da cartolina.
http://www.lamiasardegna.it/files/costasmeralda.htm
In verità chi si dovesse recare in quella zona, parliamo della provincia di Sassari vicino Olbia e quindi del Nord-Ovest della Sardegna, proprio in quel settore chiamato Gallura, il cui dialetto è identificato con la fascia del “Gallurano”, troverebbe una singolare geografia del territorio.
L’ex paese di Porto Cervo, ora cittadina perno del Consorzio Costa Smeralda, infatti, è situato in un complesso di decine di km di Riviera, in pratica la più lunga teoria di spiagge d’Italia, circa una sessantina di KM, dove molteplici sono le possibilità di balneazione o di sport marini.
Scendendo verso sud il turista si imbatte nel Golfo del Pevero da dove proseguirebbe per Cala di Volpe passando per Punta Capriccioli, altrimenti se volesse andare a Nord si imbatterebbe nel Parco dell’Isola della Maddalena, una preziosa area naturalistica protetta sottoposta a numerosi vincoli ambientali per via della ricchezza dei complessi di fauna marina ancora oggetto di studi specialistici.
Una zona, quindi, ad altissimo gradimento per un turismo d’elite ma anche per gli amanti della natura marina e dell’escursionismo campestre e subacqueo che hanno fatto di questa terra uno dei luoghi più famosi al mondo.