Alto Adige mon amour

Piccola guida ragionata ai piaceri e alle bellezze che la celebre regione del Nord Italia propone Photo by Luca Bravo on Unsplash

C’è chi lo chiama Alto Adige, chi Sud Tirolo: entrambi questi nomi identificano comunque una splendida terra incastonata tra le Dolomiti, crocevia di tre lingue diverse (italiano, tedesco, ladino) e meta prediletta, ogni anno, di milioni di turisti da tutto il mondo. Grazie al perfetto incontro tra paesaggi alpini e clima mediterraneo (sono oltre 300 i giorni di sole di cui la regione gode annualmente), l’Alto Adige è uno scenario che seduce tanto con le suggestive teorie di colline fertili quanto con il maestoso richiamo delle cime dolomitiche. Ecco alcune parole chiave per scoprire la magia e i tanti piaceri che questa terra consacrata all’allegria e al buon vivere offre.

Watten

Ironia, allegria e strategia sono i tre ingredienti principali del più celebre gioco di carte tirolese, accompagnato di regola da abbondanti bicchieri di vino rosso e da gustosi taglieri di speck e formaggi. A Watten, quattro giocatori divisi in due squadre si fronteggiano giocando con il classico mazzo salisburghese composto da 33 carte. Watten è un tipico gioco “di prese” (un po’ come l’italianissimo gioco della scopa): ogni giocatore riceve cinque carte e per vincere una partita bisogna fare più punti possibile, aggiudicandosi almeno tre delle cinque prese previste dal gioco. In realtà, regole del gioco variano da villaggio a villaggio, ma a vincere è sempre e comunque la convivialità, espressione emblematica di un territorio che fin dall’antichità ha eletto la capacità di stare insieme a primaria e fondamentale regola di vita.

Törggelen

Con questo nome viene identificato uno dei più celebri riti conviviali dell’Alto Adige. L’etimologia della parola chiama in causa il termine latino “Torculum”, il torchio che anticamente serviva per pigiare l’uva allo scopo di estrarne il prezioso contenuto di mosto. Durante il Törggelen, i servi e i contadini di un tempo erano soliti riunirsi nel periodo di vendemmia per assaggiare e confrontare, di fattoria in fattoria, le varie mescite di “vino nuovo”, accompagnandolo a gustose pietanze (castagne, speck, formaggi, canederli, krauti e carne affumicata) e arricchendolo con canti e danze tradizionali. Oggi, il Törggelen è una piacevole e raffinata consuetudine enogastronomica che ogni anno vede le locande e le taverne altoatesine – da ottobre a metà novembre – spalancare le porte ai visitatori per servire loro vini tipici e prelibatezze locali.

Almabtrieb

Ogni anno, alla fine del mese di agosto, il ritorno del bestiame dall’alpeggio – vale a dire lo stagionale esercizio del pascolo in quota – viene celebrato da una grande festa contadina a base di canti, cibo e tanta allegria. Si tratta per l’appunto dell’”Alm-Eintrieb” , rito popolare che coinvolge tutte le valli altoatesine (dalla Val Senales, con la sua caratteristica e suggestiva transumanza di pecore, alla Val Puseria in cui le mucche vengono decorate con fiori, addobbi e ghirlande). Un autentico tripudio di buon vivere, convivialità e voglia di stare insieme che rappresenta una delle manifestazioni più suggestive della filosofia di vita altoatesina.

Cultura, gastronomia e folclore. L’Alto Adige è un autentico scrigno di piaceri e bellezze, da scoprire passo dopo passo, concedendosi una vacanza all’insegna delle gioie del palato, delle bellezze naturalistiche e della voglia di prendere parte a uno stile di vita unico, piacevole e rilassante, semplice e pieno di significato.

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Matteo G.

Blogger di lungo corso, fiero sostenitore del cazzeggio via web, frequentatore di bar poco raccomandabili, cinefilo incallito. Una laurea, presa senza fretta, in Scienze della Comunicazione.

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